Quasi un italiano su due (49%) rientra dalle vacanza con prodotti tipici come souvenir del territorio che si classificano come i preferiti nell’estate 2020, nonostante il taglio dei budget disponibili per effetto delle difficolta’ economiche e dei timori per il futuro. E’ quanto emerge da una indagine COLDIRETTI/Ixe’ in occasione del controesodo segnato dal maltempo che ha spinto il rientro di 21,1 milioni gli italiani che hanno deciso di concedersi almeno un giorno di vacanza fuori casa nel mese di agosto dell’estate 2020, in calo dell’11% rispetto allo scorso anno a causa dell’emergenza coronavirus. Nell’estate del coronavirus accade cosi’ che appena il 17% degli italiani torni a mani vuote dalle ferie, anche se la pandemia – sottolinea la COLDIRETTI – spinge verso spese utili, con i prodotti tipici che vincono dunque su tutte le altre scelte. Tra le specialita’ piu’ acquistate primeggiano a sorpresa i formaggi davanti a salumi, vino e olio extravergine d’oliva. Al secondo posto tra i souvenir – continua la COLDIRETTI – si classificano prodotti artigianali e a seguire gadget, portachiavi, magliette. Dalla mozzarella di bufala in Campania al formaggio Asiago in Veneto, dal pecorino della Sardegna al prosciutto San Daniele nelle montagne del Friuli, dal vino Barolo del Piemonte alla Fontina in Valle d’Aosta, dal limoncello campano all’olio di oliva pugliese, dal vino di visciole marchigiano alla piadina romagnola – sottolinea la COLDIRETTI – sono alcuni dei souvenir piu’ richiesti dai turisti per portare un ricordo ‘appetitoso’ dei luoghi di vacanza e rendere meno doloroso il ritorno alla normalita’.