Anche in Puglia si registrano le prime coltivazioni di avocado, mango e bacche di Goji. Lo rivela un’analisi di Coldiretti Puglia sulla produzione di frutta tropicale “un fenomeno – riferisce l’associazione – causato dalle mutazioni del clima e destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni oltre alle scelte produttive delle stesse aziende agricole”. A Castellaneta (Taranto) sono state piantumate 32mila piante di avocado, mentre in Salento ci sono 8mila piante di mango e altrettante di lime a cui si sommano le coltivazioni di banane. “Il fenomeno della frutta esotica in Puglia, spinto anche dall’impegno di tanti giovani agricoltori, e’ un esempio della capacita’ di innovazione delle imprese agricole italiane nel settore ortofrutticolo che troppo spesso viene pero’ ostacolata da un ritardo organizzativo, infrastrutturale e diplomatico che ha impedito alle imprese di agganciare la ripresa della domanda all’estero, con un crollo nell’ortofrutta fresca esportata nel 2019 dell’11% in quantita’ e del 7% in valore rispetto all’anno precedente”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Il segmento di mercato della frutta esotica “sta crescendo vertiginosamente considerato che piu’ di sei consumatori su 10 acquisterebbero banane, mango, avocado italiani se li avessero a disposizione”, evidenzia un sondaggio Coldiretti-Ixe’. “Il 71% dei cittadini sarebbe inoltre disposto a pagare di piu’ per avere la garanzia dell’origine nazionale dei tropicali – prosegue Coldiretti Puglia -. Una scelta motivata dal fatto che l’Italia e’ al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,8%), quota inferiore di 1,6 volte alla media dell’Unione europea (1,3%) e ben 7 volte a quella dei Paesi extracomunitari (5,5%)”.