Il 2020 è stato un anno da dimenticare, i locali sono chiusi dal 23 febbraio. Le riaperture delle attività stagionali a giugno e luglio a macchia di leopardo nelle varie regioni italiane con tempistiche, modalità e regole più o meno rigide differenti da Regione a Regione hanno aggiunto grave confusione a una situazione già precaria. Lo hanno detto i rappresentanti del Silb Fipe (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) in audizione in commissione Industria in Senato sulle ricadute economiche dell’emergenza da Covid-19. Sono stati riscontrati assembramenti, ma li abbiamo vissuti un po dappertutto, in qualsiasi luogo e in qualsiasi ambito. Purtroppo come al solito il nostro settore è stato il capro espiatorio politico. Inoltre abbiamo subito una violenza inaudita nella campagna mediatica”. Lo hanno detto i rappresentanti del Silb Fipe (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) in audizione in commissione Industria in Senato sulle ricadute economiche dell’emergenza da Covid-19.
“È stato istituito un tavolo di trattative con il ministro Patuanelli. Nella videoconferenza del 17 agosto il ministro Patuanelli insieme al governatore Bonaccini hanno ritenuto opportuno rinviare la riunione in quanto il Silb aveva presentato ricorso al Tar avverso al provvedimento adottato dal ministro Speranza con la chiusura delle nostre attività dichiarando che sarebbe stato riaperto una volta che il Tar si fosse espresso sul ricorso. Ma non è stato così perché il ricorso il Silb lo ha presentato la sera di lunedì e non prima della videoconferenza convocata dal ministro Patuanelli”. Lo hanno detto i rappresentanti del Silb Fipe (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) in audizione in commissione Industria in Senato sulle ricadute economiche dell’emergenza da Covid-19. Le nostre attività sono totalmente collassate, siamo chiusi dal 23 febbraio, non sapendo ancora quando potremo riaprire. Il 7 settembre cesserà lordinanza emanata dal ministro Speranza e speriamo di poter riaprire”. Lo hanno detto i rappresentanti del Silb Fipe (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) in audizione in commissione Industria in Senato sulle ricadute economiche dell’emergenza da Covid-19. “Non dobbiamo farci facili illusioni, parliamo di quasi 3mila imprese che rischiano di non esserci più il prossimo anno. Stiamo parlando di una chiusura che sarà di una durata pressoché annua con cali di fatturato che si aggirano ormai intorno all80% e non credo che nessuno possa farsi facili illusione sulla possibilità delle imprese di poter sopravvivere a una situazione del genere”. Lo hanno detto i rappresentanti del Silb Fipe (Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) in audizione in commissione Industria in Senato sulle ricadute economiche dell’emergenza da Covid-19.