Asso Fiere esprime profonda preoccupazione per il settore fieristico che “ancora non ha collaudato le fumose e vaghe linee guida e si teme che sull’annunciata riapertura a settembre si tergiversi come si sta facendo con la scuola, oppure si faccia dietro front come si e’ fatto per le discoteche. Cosi’ facendo si aprirebbe un contenzioso per danni alle imprese partecipanti davvero preoccupante”. A lanciare l’allarme e’ il presidente Lino Ferrara secondo il quale “dopo il lockdown un settore che muoveva gran parte dell’economia italiana e’ completamente in ginocchio, si continua a registrare un’emorragica perdita occupazionale nella completa inerzia del Governo che si occupa di dare bonus per l’acquisto dei monopattini e tace sulle fiere. Chiuso da marzo, il comparto fieristico non ha avuto nessuna attenzione dal Governo che invece ha annunciato, prontamente, azioni risarcitorie ed a sostegno degli imprenditori costretti a chiudere le discoteche”. Ferrara, riprendendo alcune dichiarazioni del capogruppo PD al Senato Andrea Marcucci sulla necessita’ di sostegno al settore si augura “che alle promesse seguano i fatti, dal momento che con l’annuncio dello stanziamento dei 25 miliardi fu contemporaneamente annunciata la ripartenza del comparto fieristico da settembre. Occorrono urgentemente detrazioni fiscali e finanziamenti, in parte a fondo perduto ed in parte agevolato, alle imprese che coraggiosamente – conclude Ferrara – vogliono riprendere a partecipare al sistema fiere in Italia salvando, anzi incrementando, i livelli occupazionali”.