Sostenere le pmi, sviluppare il turismo, investire in infrastrutture, efficientare i servizi. Queste le quattro priorita’ degli interventi chiesti da Confcommercio Campania che oggi ha incontrato Valeria Ciarambino, candidata alla presidenza della Regione Campania per il Movimento 5 Stelle. Dopo il colpo dell’emergenza covid, Confcommercio sottolinea che occorre superare la fase degli interventi-tampone e partire con un programma di interventi strutturali: “Il programma – ha detto Pasquale Russo, direttore generale di Confcommercio Campania in apertura del primo incontro con i candidati presidenti della Regione Campania – non puo’ prescindere dalla reale struttura del sistema delle imprese, nel quale il terziario di mercato vale il 70% del PIL complessivo regionale, con oltre 320.000 imprese, e l’85% dell’occupazione nel settore privato. E’ evidente che la ripresa non puo’ basarsi solo sul settore manifatturiero, ne’ ci si puo’ illudere che basti da sola la crescita dell’export: gia’ nel 2019 si e’ verificato un ulteriore indebolimento dell’economia nonostante un incremento delle esportazioni piu’ elevato della media nazionale. Una economia solida deve innanzitutto basarsi su un forte mercato interno: bisogna dunque sostenere maggiormente la crescita del sistema locale delle imprese, basato sulle PMI del Terziario e dell’Artigianato, sviluppare ulteriormente il Turismo, investire sulle infrastrutture della Logistica e dei Trasporti, efficientare i servizi per i cittadini e le imprese”. “A tutti – prosegue Russo – proponiamo una sintesi delle priorita’ espresse dai vari settori rappresentati da Confcommercio Campania e che rappresentano temi chiave per il rilancio complessivo dell’economia”. La piattaforma ha quattro capitoli: Commercio, Turismo e Servizi che,m spiega Confcommercio, non hanno praticamente avuto alcuno spazio nella programmazione 2014-2020, nonostante questi settori rappresentino il 70% del PIL regionale e la quasi totalita’ dell’occupazione nel settore privato; il Turismo ed il comparto ricettivo-alberghiero a cui occorrono interventi immediati per l’emergenza Covid ma anche l’attivazione di una campagna promozionale per il recupero della immagine, coordinata con il livello nazionale, sui mercati esteri; la sanita’ in cui per i laboratori e i centri di riabilitazione il confronto tra l’attuale programmazione e le stime effettuate evidenzia una marcato disequilibrio tra i limiti di spesa ed i bisogni assistenziali, con, ad esempio, il numero di prestazioni programmato sembra sottostimato di circa il 25% per la branca di patologia clinica, e del 23% per la branca di diagnostica per immagini; la portualita’ e logistica che incide per oltre il 14% sul PIL e su cui la Regione Campania negli ultimi 10 anni ha investito molto sui porti, ma manca una pianificazione delle infrastrutture e i porti di Napoli, Castellammare e Salerno sono privi di un Piano Regolatore Portuale approvato.