“Abbiamo bisogno di un piano straordinario per il lavoro dei giovani, perché da lì viene il nostro futuro, come ci ha indicato anche Mario Draghi, puntando sulla formazione delle nuove competenze, su un rapporto più stretto tra scuola, università e imprese, costruendo un sistema moderno ed efficiente di politiche attive che serva a far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro”. È quanto sottolinea oggi in un intervento su Il Messaggero la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Le stime della Svimez sul rischio di un aumento nel 2021 del divario economico e sociale tra le regioni del Sud e quelle del Nord devono far riflettere tutta la nostra classe dirigente, in un momento in cui l’Italia si appresta a scelte importanti sull’utilizzo delle ingenti risorse europee del Recovery fund”, aggiunge la leader Cisl, “non possiamo e non dobbiamo sprecare questa occasione storica per unire l’Italia. Ripartire dal Sud per far crescere tutto il Paese: questo è l’obiettivo del sindacato, mettendo al centro il lavoro,la centralità della persona, la riduzione delle diseguaglianze sociali”. “Noi pensiamo che la decontribuzione prevista dal decreto agosto rappresenti un primo passo, ma ora occorre rendere strutturale una fiscalità di vantaggio per il Sud per un periodo di tempo più lungo, in modo da dare certezza agli investimenti, rendere l’area più attrattiva e frenare la fuga continua dei giovani”, sottolinea Furlan.