Le stime dei benefici per l’economia italiana dalle risorse del Recovery Fund sono difficili da quantificare e “l’incertezza è molto elevata”. Ma “si può tuttavia affermare con ragionevole certezza che tali benefici potranno essere molto rilevanti per il nostro paese”. Lo afferma la Banca d’Italia in audizione alla commissione bilancio della Camera che ha comunque simulato, con il suo modello econometrico, due scenari che prevedono, in quello più favorevole, un aumento cumulato del livello del Pil di circa 3 punti percentuali entro il 2025. “Entrambi gli scenari – spiega l’istituto centrale – presuppongono che i fondi disponibili per l’Italia, che si assumono pari a 120 miliardi per i prestiti e a 87 per i trasferimenti, siano utilizzati pienamente e senza inefficienze, con una distribuzione della spesa uniforme nel quinquennio 2021-2025”.
La Banca d’Italia ammonisce dunque che in vista dell’arrivo di risorse del Recovery fund europeo, l’Italia è chiamata a “uno sforzo straordinario nell’attività di programmazione e una capacità di realizzazione che non sempre il Paese ha mostrato di possedere”.