ArcelorMittal ha dichiarato di aver pagato in queste settimane nove milioni di euro alle aziende dell’indotto che reclamano il ristoro di fatture scadute, e che saranno messi in pagamenti altri cinque milioni nei prossimi giorni. E’ quanto emerso, secondo fonti presenti al tavolo, nella seconda riunione della cabina di regia sul tema, coordinata dalla Prefettura di Taranto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mario Turco. Hanno partecipato in collegamento video il sottosegretario al Mise, Alessandra Todde, l’Amministratore delegato di ArcelorMittal, Lucia Morselli, il prefetto di Taranto Demetrio Martino e i rappresentanti di Confindustria, Confapi e Camera di Commercio di Taranto. L’obiettivo e’ azzerare progressivamente i debiti entro un paio di mesi. Intanto, secondo quanto segnalato dai sindacati di categoria, un’azienda dell’indotto-appalto, che si occupa di pulizie industriali, ha comunicato di non essere in grado di corrispondere lo stipendio ai dipendenti “con valuta 20 settembre” a causa del “perdurare di alcune inadempienze contrattuali e il consequenziale mancato incasso delle provviste economiche rivenienti dalle fatture emesse e scadute”.