Domani, a Roma, First Cisl mette a confronto sindacato, politica ed esperti. Per capire che cosa è cambiato con la pandemia e gettare uno sguardo sul futuro. Colombani: no a fughe in avanti, contrattazione collettiva ancora centrale Con la pandemia il ricorso allo smart working è letteralmente esploso. Ma più che di smart working è opportuno parlare di ‘lavoro domiciliare’. Una soluzione emergenziale, utile a fronteggiare la fase di picco della diffusione del virus, che non può però tradursi in condizione strutturale. Per approfondire il tema First Cisl ha deciso di mettere a confronto le idee del sindacato con quelle della politica e degli esperti. La grande trasformazione, che è un mix di digitalizzazione e di smart working, attraversa infatti anche il settore bancario e assicurativo, chiamato a ripensare la propria organizzazione produttiva coniugando efficienza aziendale, benessere dei lavoratori, soddisfazione della clientela. L’evento si terrà domani presso l’Auditorium della Cisl in via Rieti a partire dalle 9,30. A discutere con il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani e il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra saranno Giampiero Falasca (giuslavorista Dla piper) e Francesco Seghezzi (presidente Fondazione Adapt) . Interverrà la sottosegretaria al Lavoro Francesca Puglisi. A moderare i lavori sarà Andrea D’Ortenzio, giornalista, capo servizio economia dell’Ansa. (