La giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alle all’agricoltura, Francesco Fanelli, ha approvato un bando per la presentazione di “progetti pilota per la realizzazione di una filiera delle carni di cinghiale lucano”. “L’obiettivo – ha spiegato Fanelli in una nota dell’ufficio stampa della giunta – e’ duplice: da una parte contenere la presenza sempre piu’ invasiva degli ungulati selvatici che oltre ai danni alle colture, rappresentano un pericolo per l’incolumita’ delle persone causando molti incidenti e dall’altra, trasformare questo problema in una opportunita’”. Potranno presentare domanda gli iscritti alla Camera di commercio con sede operativa in Basilicata, in possesso di un centro di trasformazione e lavorazione delle carni di selvaggina: gli operatori avranno trenta giorni di tempo per presentare la manifestazione d’interesse. Per ottenere l’importo del contributo complessivo assegnato i soggetti dovranno garantire il ritiro di un numero minimo di capi non inferiore, per il 2021 a duemila, per il 2022 a tremila e per il 2023 a quattromila, “nonche’ la lavorazione, trasformazione e commercializzazione degli stessi”.