Nella Giornata mondiale del turismo che si trova di fronte a una crisi senza precedenti fa il punto della situazione di questo settore cosi’ vitale e determinante dell’economia italiana il presidente dell’Enit Giorgio Palmucci. E ci tiene a ripartire parlando di un articolo uscito qualche giorno fa sulla CNN che descriveva la situazione italiana addirittura come “catastrofica”. “Le difficolta’ dell’Italia – dice nell’intervista all’ANSA Palmucci – sono quelle di ogni Paese al mondo in questo momento. E’ stato arrecato a mio avviso un danno all’immagine della Penisola con un titolo sensazionalistico che non risponde alla complessa situazione fotografata dai dati ufficiali sul settore registrati dal monitoraggio Enit. Come si fa ad affermare che i turisti scappano dall’Italia se solo ora stanno ripartendo i voli internazionali? Come ho detto sono mancati gran parte dei turisti stranieri ma non si e’ per nulla ridotta l’aspirazione nel mondo di visitare Italia quale destinazione piu’ sognata. Quindi i turisti stranieri non scappano ma non sono potuti venire quest’estate nel nostro meraviglioso Paese”. Palmucci, che da anni lavora nel settore, si rende conto dei grandi problemi e dei gravi sacrifici di tutti gli operatori: “Fanno la propria parte e capiamo la loro esigenza di ottenere piu’ risorse possibili per la ripartenza. Enit fa la propria parte ossia di ente di promozione che mette in luce anche gli aspetti positivi che danno ossigeno al settore”. Per quanto riguarda le strategie dell’Agenzia nazionale del turismo Palmucci spiega: “I nostri 28 “presi’di” nel mondo e le nostre sedi all’estero cosi’ come la sede centrale non hanno mai smesso di essere operative neppure durante il lockdown. Enit sta gia’ dando la sua mano, in sintonia con il Mibact, con una propria visione strategica strutturata. Lavoriamo a stretto contatto con regioni, comuni e destinazioni turistiche per concordare tempi e modalita’ della ripartenza. Abbiamo intensificato il confronto con gli attori del Sistema Italia all’estero, in particolare con le rappresentanze diplomatiche, e gli altri soggetti istituzionali che promuovono il brand Italia nel mondo, consapevoli che si tratti di una sfida che si vince insieme e per rimettere in moto gli ingranaggi della filiera”. Uno strumento per il quale e’ cresciuto molto l’interesse e’ la app Enit di virtual reality sulle esperienze in Italia, che sara’ implementata nei prossimi mesi. “Questo puo’ essere un momento per sviluppare il trend del turismo outdoor – dice il presidente – e la riscoperta delle localita’ meno conosciute. Quest’anno ci si attende una maggiore incidenza del turismo domestico che dettera’ i primi segnali di ripresa. La crisi post Covid sara’ un’occasione per affrontare il tema della sostenibilita’ e di un nuovo modo di proporre e vivere il turismo. La contingenza offre un’occasione a tutti gli operatori del settore di alzare gli standard di qualita’ e operare quel rinnovamento e adeguamento che richiede il settore. Naturalmente l’Italia non puo’ fare a meno dei flussi relativi alle grandi citta’ d’arte che da sole hanno sempre accolto la maggioranza dei visitatori stranieri del nostro Paese. Inoltre stiamo lanciando campagne anche pop come quella con Ferrero che fa scoprire l’Italia meno nota con un viaggio virtuale che parte dai barattoli di Nutella o ancora la partecipazione al Giro D’Italia con una team Enit sulle ebike per promuovere il turismo sostenibile e il cicloturismo. Enit per fronteggiare questa fase di incertezza lancia, da ottobre, workshop in ben 12 Paesi: Austria, Canada Cina, Corea del Sud, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e USA per amplificare la promozione di mice, lusso, leisure e active. Per gli eventi successivi, Enit ha puntato specifici segmenti e mercati, tra cui quello congressuale e wedding a novembre. In Europa, dove si concentra il maggior numero dei Paesi consolidati in termini di flussi turistici verso l’Italia, Enit ha concentrato le attivita’ di promozione nei singoli mercati puntando sulla crescita a valore e come obiettivi primari la sostenibilita’, l’innovazione e la destagionalizzazione. Il congressuale e’ un settore in forte espansione e cruciale per l’Italia”. Sulla ripartenza Palmucci dice: “Il settore e’ gia’ ripartito in alcuni casi non ha mai smesso di essere operativo anche se parzialmente. L’allentamento delle misure restrittive, l’apertura graduale delle frontiere e dei mezzi di trasporto dovrebbe riportarci entro il 2023 ai livelli del 2019”. E infine parla anche delle nuove tipologie di viaggiatori: “Il momento storico – dice – ha involontariamente accelerato i processi di realizzazione di un turismo a valore, ecosostenibile e slow e Enit continua nel suo ruolo di promozione internazionale della Penisola con le proprie 28 sedi nel mondo che registrano e mantengono viva costantemente la voglia di Italia dei viaggiatori stranieri. I turisti sono diventati viaggiatori consapevoli. Il moderno viaggiatore cerca questa tipologia di viaggio per esplorare davvero nuove culture e nuovi mondi, per uscire dalla propria comfort zone e osare e ama tornare dalla vacanza con un patrimonio culturale accresciuto di esperienze inedite. Enit punta a realizzare un turismo a valore che curi la sostenibilita’ e al contempo non trascuri i big spendere long haul per i quali l’Italia si pone ai primi posti. Un lavoro ampio e’ in atto anche per incentivare la meeting industry e il bleisure cui Enit ha destinato il 70% nel leisure e il 30% della promozione all’estero dell’Italia nel mice. Un settore trainante: nel 2019, la spesa totale media per meeting e’ stata di quasi 11 miliardi di dollari, esclusi gli investimenti spin-off e lo sviluppo economico”.