“Guai a noi se partissero i licenziamenti. Non reggeremmo in termini sociali, del nostro paese”. Cosi’ la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan durante la trasmissione “Settegiorni Parlamento” su Rai1 ha risposto ad una domanda sulla scadenza del blocco dei licenziamenti a meta’ novembre. “Dobbiamo esser credibili e da subito iniziare ad avere avanti prospettive di crescita sicure ma anche prepararsi a coprire quei lavoratori e lavoratrici che dovrebbero perdere il posto di lavoro – afferma la leader Cisl – . Davanti a una richiesta di prorogare i licenziamenti abbiamo la necessita’ di avere piani sicuri e certi per la crescita. Solo cosi’ le prospettive potrebbero essere migliori”.
Per rilanciare la produttivita’ serve un sistema nazionale ma lo strumento per realizzarlo nelle imprese private e’ quello di affrontare il nodo dei contratti che vede ancora 13 milioni di lavoratori in attesa nel settore privato. La segretaria generale della Uil, Annamaria Furlan risponde cosi’ durante la trasmissione “Settegiorni Parlamento” su Rai 1 ad una domanda sulla produttivita’. “A noi manca innazitutto un sistema di produttivita’ per l’talia – afferma Furlan – C’e’ un tema che si gioca innazitutto su interventi fondamentali, ad esempio sulle infrastrutture materiali e immateriali, ma anche sulla capacita’ di innovazione e digitalizzazione. Rispetto al tema del lavoro le scelte che andremo a fare sono fondame tali per il futuro del Paese”. Ma c’e’ anche uno strumento che consentirebbe alle parti sociali di fare la loro parte ” attraverso la contrattazione: per questo che abbiamo voluto impegnare Confindustria ad aprire una stagione importante. Abbiamo nel privato 13 milioni di lavoratori e lavoratrici che aspettano il rinnovo contrattuale”.