“Il 15 ottobre scade il termine dello stop alla riscossione delle cartelle esattoriali e riprendono anche i pignoramenti. Si tratta di una vera sciagura per imprese e cittadini considerata la condizione economica e sociale che vive il Paese a seguito della pandemia. Chiediamo al Governo e al Parlamento di differire sino a fine anno le attivita’ di accertamento e riscossione”. Lo dichiara in una nota il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto. “Non si puo’ non considerare – spiega il leader della Fapi – che le imprese hanno subito forti cali di fatturato e tante famiglie hanno ridotto i propri redditi per la cassa integrazione o la fine dei contratti di lavoro. E’ una fase emergenziale e delicata – prosegue Sciotto – che impone responsabilita’ e buon senso, anche per questo e’ opportuno che Palazzo Chigi valuti la possibilita’ immediata di varare una norma con la quale procedere allo stralcio tombale delle cartelle esattoriali, consentendo ai contribuenti di pagare in misura ridotta per liberarsi dall’oppressione fiscale, ma anche al Tesoro di ricevere un forte gettito”, conclude. (