Via libera al decreto proposto dalla ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, che incrementa il Fondo di sostegno alle locazioni con uno stanziamento di ulteriori 140 milioni di euro per le famiglie a basso reddito che vivono in affitto e di 20 milioni di euro per gli studenti fuori sede residenti in luogo diverso rispetto a quello dove è ubicato l’immobile locato. Risorse che sono ripartite tra le Regioni e immediatamente spendibili dai Comuni grazie a quanto stabilito con il decreto Cura Italia. Lo comunica il Mit. “Si tratta dello stanziamento più alto degli ultimi dieci anni, dal 2010 ad oggi e che servirà ad intervenire concretamente sui contesti sociali più fragili per alleggerire e supportare tante persone e tante famiglie che, con la pandemia, hanno vissuto e vivono tuttora una situazione economica di grande disagio e incertezza. Ma lobiettivo sarà anche quello di ripartire da questa prima iniezione di risorse per rilanciare più in generale ledilizia residenziale pubblica e lhousing sociale, avviando la costruzione di nuovi edifici e intervenendo sulla manutenzione di quelli meno recenti”, si legge nella nota del ministero.
“Con le risorse messe in campo oggi, è stato possibile ampliare la platea dei beneficiari: per quello che attiene il Fondo morosità Incolpevoli, non solo i destinatari dei provvedimenti di sfratto, ma anche coloro che presentano un’autocertificazione nella quale attestano di aver subito, in ragione dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 30% nel periodo marzo-maggio 2020 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente e di non disporre di sufficiente liquidità per far fronte al pagamento del canone di locazione e degli oneri accessori; per quello che riguarda il Fondo sostegno affitti, lestensione riguarda tutti coloro con Isee non superiore a 35 mila euro e che dichiarano una perdita superiore al 20% nel periodo marzo-maggio 2020 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente”, continua la nota. Saranno le Regioni a fissare i criteri e a verificare che i beneficiari siano effettivamente in regola con i requisiti richiesti dal decreto. E saranno sempre le Regioni a poter liberamente stabilire di integrare queste risorse con quelle assimilabili e riconducibili allemergenza Covid. Il ministero delle Infrastrutture avrà il compito di effettuare il monitoraggio sulla gestione dei fondi attraverso un format al quale le Regioni dovranno attenersi per fornire un resoconto, in linea con le disposizioni in materia della Corte dei conti.