La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, ha partecipato oggi al Summit sulle Competenze organizzato dallOcse. È stata loccasione – si legge in una nota del ministero del Lavoro – per illustrare le azioni intraprese in Italia per migliorare lacquisizione e laggiornamento delle competenze dei cittadini, al fine di rafforzare la ripresa economica ed essere preparati a fronteggiare futuri mutamenti del mercato del lavoro. Lemergenza ha accelerato i processi di trasformazione delleconomia e del mercato stesso, evidenziando la necessità di implementare i percorsi formativi e il sistema duale per intercettare i nuovi fabbisogni professionali. In questo contesto si inserisce anche il Fondo Nuove Competenze, già istituito con il decreto Rilancio e potenziato – sia per quanto riguarda la dotazione economica sia per lambito di intervento – con il decreto Agosto. Il Fondo permette una rimodulazione dellorario di lavoro finalizzata alla realizzazione di percorsi formativi che da un lato puntano ad accrescere le professionalità dei beneficiari e dallaltra contribuiscono ad una riduzione del costo del lavoro che grava sulle imprese, finanziando interamente, in termini di retribuzione e contribuzione, le ore dedicate alla formazione.
Sempre nella stessa ottica, si legge ancora nella nota, il Governo sta predisponendo un Piano nazionale per le nuove competenze, da finanziare con le risorse del Recovery Fund, con lobiettivo di ricalibrare il welfare sulla promozione del capitale umano da realizzare mediante formazione e politiche attive. Parte del suddetto piano è costituita dalla riforma degli ammortizzatori sociali, in via di realizzazione, che mirerà a collegare il sostegno al reddito in costanza di rapporto con programmi per lacquisizione ed il potenziamento delle competenze indispensabili per gestire le transizioni occupazionali. Infine, ha aggiunto la ministra Catalfo rivolgendosi ai colleghi dei Paesi Ocse, il piano di riforme ha lulteriore obiettivo di creare lavoro di qualità, con una spinta allempowerment femminile, alla riduzione del divario salariale fra uomini e donne, alla promozione della partecipazione dei giovani al mondo del lavoro e al rafforzamento del reddito e delle tutele in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.