Boom dei supplenti, graduatorie sbagliate, poca chiarezza nelle direttive sulla sicurezza da seguire a scuola. Su questi temi si e’ riacceso lo scontro tra il ministero dell’Istruzione e i cinque maggiori sindacati della scuola (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda) che hanno indetto per il 14 ottobre una mobilitazione nazionale dei lavoratori precari della scuola davanti alle Prefetture, con presidi, flash mob e altre iniziative. Il ministero guidato da Lucia Azzolina ha indicato che quest’anno i posti a tempo determinato sono 130mila, del tutto in linea con quelli dello scorso anno. Ma la Cgil-Scuola, in un report su Collettiva.it, ha denunciato che le supplenze sono oltre 200mila. Come e’ possibile? Il segretario generale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, ha spiegato all’AGI che “ai 130mila bisogna sommare i posti dati in deroga sul sostegno e i posti aggiuntivi dell’organico di emergenza”. La Cgil ha denunciato, inoltre, che le graduatorie per le assunzioni sono sguarnite. “Avevamo chiesto procedure rapide per il concorso riservato ai precari storici – ha sottolineato Sinopoli – ma la ministra, come e’ noto, ha detto no. Quest’anno ci saranno i concorsi, e’ vero, ma in ogni caso i vincitori non potranno salire in cattedra prima del settembre 2021”.