Manovra finanziaria, viceministro Misiani: «Priorità assegno unico, taglio cuneo e giovani»

Assegno unico, taglio del cuneo fiscale e misure per i giovani. Sono le priorita’ della Manovra dal viceministro dell’Economia, Antonio Misiani. “Il disegno di legge di bilancio approvato ieri dal Consiglio dei ministri e’ molto importante, in una fase cosi’ difficile per il nostro Paese. La politica economica del governo rimane fortemente espansiva”, sottolinea Misiani su Facebook ricordando che l’entita’ della Manovra sara’ di 40 miliardi “tra fondi nazionali (23 miliardi) e europei (17 miliardi)” e “l’obiettivo e’ una crescita del Pil del 6 per cento”. Con la legge di bilancio, prosegue il viceministro, “aumenteremo ulteriormente lo stanziamento per il sistema sanitario, continueremo ad aiutare i settori economici piu’ colpiti dalla crisi, rilanceremo fortemente gli investimenti pubblici e privati, facendone il volano principale dello sviluppo sostenibile”. Tre, secondo Misiani, le scelte che “stanno particolarmente a cuore del Partito Democratico. Primo: il finanziamento dell’assegno unico per le famiglie con figli, che entrera’ in vigore da luglio 2021. L’assegno unifichera’ e rafforzera’ gli strumenti attualmente previsti a sostegno delle famiglie, dotando l’Italia per la prima volta di una misura universalistica simile a quelle esistenti negli altri paesi europei. Secondo: il taglio del cuneo fiscale. Il bonus 100 euro per i lavoratori dipendenti, introdotto con la scorsa legge di bilancio, viene reso permanente. E’ il primo passo della riforma Irpef che vogliamo costruire con una apposita legge delega nei prossimi mesi. La legge di bilancio finanzia per I prossimi anni anche la riduzione del 30 per cento del costo del lavoro nelle aree svantaggiate. Terzo: le misure per i giovani, che stanno soffrendo piu’ di tutti le conseguenze economiche e sociali della pandemia. La legge di bilancio – conclude – investe sulla scuola, l’universita’ e la ricerca; triplica i fondi per il servizio civile; prevede per tre anni l’azzeramento dei contributi sociali per le imprese che assumeranno giovani fino a 35 anni”.