I vini autoctoni dell’Irpinia, dal Fiano al Taurasi Docg, approdano nel cuore di Roma su iniziativa di “Terre di Petrara” di San Mango sul Calore (Avellino), vincitrice del premio come Miglior Cantina d’Italia di Winemag.it . Questa realta’, si legge nelle motivazioni del riconoscimento frutto di una degustazione alla cieca di diverse bottiglie, “ha saputo interpretare un rinnovamento nel segno del passaggio generazionale dimostrandosi capace di proporre qualita’ e attenzione alle autoctonie regionali. Una storia che si intreccia tra le generazioni, con anche i piu’ giovani protagonisti di un ritorno alla terra”. E sono proprio le nuove leve dell’azienda a conduzione familiare, i fratelli Giuseppe e Claudia Simonelli, a lanciare, dal prossimo giovedi’ 22 ottobre a cadenza settimanale, una Wine Experience in centro a Roma, presso lo Spazio Canova 22, nell’omonima traversa di Via del Corso, nei locali di un’antica fornace per il pane. Sara’ proposta una degustazione di vini, in particolare quelli a base Aglianico, e prodotti tipici che vedra’ come protagonista l’Irpinia tutta, compresi i riti della raccolta di noci e castagne e il gusto del caciocavallo impiccato e del gelato di mostro al vino dei maestri artigiani Roberto Troiani e Domenico Lanzallotto. “Periodicamente – annuncia Giuseppe Simonelli, giovane architetto e responsabile della cantina di famiglia – vorremmo dare la possibilita’ di fare un’esperienza diretta nella nostra terra, per visitare i vitigni, la cantina e degustare i prodotti direttamente sul luogo di produzione. Inoltre, – fa sapere – in termini di promozione e digitalizzazione, tra poche settimane attiveremo il nostro e-commerce, che permettera’ una piu’ semplice e sicura pianificazione degli ordini e ottimizzare ogni trasporto. Tra gli obiettivi futuri – prosegue il giovane manager di Terre di Petrara – eventi, esperienze, promozione, logistica e nuovi prodotti, come l’olio extravergine d’oliva, altra eccellenza irpina”. Della prima vendemmia i fratelli Simonelli fanno un racconto sui social ricco di entusiasmo, ma sempre attento ai valori della convivialita’ e del bere senza inseguire lo sballo. “Noi consideriamo il vino come convivialita’ e come atto di generosita’ – conclude Claudia Simonelli – Nei tempi in cui le case dei nostri nonni erano aperte a tutti, si utilizzavano questi prodotti come momenti dello stare insieme. Ci piace immaginare che le persone che aprono questo vino vogliano cogliere l’occasione per condividere con i propri cari e amici i loro momenti piu’ intimi. Terre di Petrara e’ una realta’ nuova per noi giovani, determinati ad imparare il mestiere, facendo tesoro degli studi universitari. La nostra missione consiste nel portare l’Irpinia al di fuori dei confini attraverso le sue meraviglie: questa terra puo’ diventare un attrattore naturale nonche’ un motore che attiva un circuito basato sui prodotti e sui frutti della terra. Del resto le castagne, le nocciole, le olive, i formaggi e i salumi sono tutti prodotti che in Irpinia raggiungono altissimi livelli di qualita’. Noi giovani abbiamo il ruolo di proseguire un lavoro iniziato da molti anni e cercare di espandere la cultura dell’entroterra campano, imbottigliando l’autenticita’ e lo stile che da sempre contraddistinguono la tradizione familiare”.