Si sono presentati puntuali stamane alle 8 nelle sedi che erano state loro indicate, da nord a sud Italia, i 1645 candidati al concorso straordinario per diventare docenti di ruolo. “E’ l’occasione della vita”, hanno detto piu’ d’uno trepidanti a chi chiedeva loro come si sentissero mentre entravano. Si tratta infatti di docenti che lavorano almeno da 3 anni nelle scuole; alcuni sono docenti precari da diversi anni. La domanda di partecipazione poteva essere presentata entro il 10 agosto; sono 32mila i posti messi a bando, ma i partecipanti totali sono oltre 64mila e le prove sono previste fino al 16 novembre. Stamattina c’era chi con il pensiero era ancora ai propri studenti: “Le mie classi rimarranno scoperte e questo e’ grave in un momento, come quello attuale, in cui gia’ mancano tanti insegnanti perche’ in quarantena”, osserva Anna, 35 anni. Claudia, venuta stamani a Roma da Pescara per sostenere l’esame nel Laboratorio linguistico Edoardo Amaldi a Tor Bella Monaca, e’ invece preoccupata per le questioni sanitarie. “Non e’ tanto quello che succede nella scuola a preoccuparmi – spiega – quanto lo spostamento. Secondo me piu’ di 1600 insegnanti che prendono mezzi, autobus, treni sono un rischio”. Proprio i rischi connessi allo svolgimento delle prove in un momento in cui il contagio e’ molto forte, hanno messo questo concorso al centro di fortissime polemiche. Infatti per il sistema delle aggregazioni territoriali, per cui una regione gestisce le procedure concorsuali di piu’ regioni, si registrano casi limite di candidati che dalla Campania, la Basilicata, la Calabria, la Puglia e addirittura il Molise dovranno recarsi in Sicilia a Gela, a Caltanissetta ma anche in piccole cittadine come Mussumeli, San Cataldo o Mazzarino. Persone che dovranno organizzarsi con aerei, auto a noleggio e lunghi viaggi. Solo dalla Sardegna saranno 842 i docenti costretti a fare le valigie e prendere un aereo o una nave per provare a conquistare una cattedra; i primi cento gia’ a partire da oggi hanno affrontato le prove nelle sedi del Lazio e della Toscana. Alcune stime dicono che un quinto dei candidati dovranno affrontare la prova fuori regione. “Anziche’ attaccare la Lombardia e straparlare ancora di banchi con le rotelle, il ministro Azzolina si preoccupi di cancellare il folle concorso nazionale che obbliga 60mila insegnanti a girare per l’Italia nonostante il Covid”, e’ tornato ad attaccare il leader della Lega, Matteo Salvini. Ma richieste di sospensione del concorso e di prevedere prove suppletive sono arrivate in questi giorni anche dal Pd, da LeU e dai maggiori sindacati della scuola. “Nella stessa Lombardia che con una mozione i ha chiesto il rinvio del concorso straordinario per i docenti per rischio contagio, oggi era la prima data in cui si disputava la prova scritta per la selezione per la figura di capotreno per Trenord”, fa notare la capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato, Granato. Il ministero dell’Istruzione comunque tira dritto: I 1.645 candidati di oggi sono stati suddivisi in 171 aule distribuite su tutto il territorio nazionale; in ogni aula ci sono al massimo 10 candidati. A tutti viene misurata la temperatura all’ingresso, devono indossare sempre e correttamente la mascherina e viene rispettata la distanza di sicurezza. La prova e’ stata computer based con una durata di 150 minuti.