“In un momento in cui si sta tentando di tenere teso il filo tra gli spettatori e i cinema e i teatri, grazie allo sforzo per garantire la massima sicurezza delle sale, la notizia della sospensione è un colpo che può diventare mortale. Il mondo dello spettacolo aspettava e aspetta di essere protetto e tutelato” afferma il regista Roberto Andò, portavoce dei 100autori, commentano il nuovo Dpcm contro l’emergenza coronavirus. “Sappiamo benissimo – prosegue – che di fronte a un’emergenza sanitaria di questa portata ognuno deve fare la sua parte. Noi lavoratori dello spettacolo la nostra parte l’abbiamo fatta rispettando rigorosi protocolli sui set e durante le prove, limitando le entrate nei teatri e nei cinema e obbligando i nostri spettatori ad indossare la mascherina per tutta la durata degli spettacoli”. E “troviamo inaccettabile soprattutto che di fronte a dati scientifici e statistici che li descrivono come i luoghi più sicuri, vengano chiusi cinema e teatri. Come si è dimostrato nei dati prodotti dall’Agis, il rischio di contagio in sala è pressochè nullo e ci poniamo quindi una domanda di buon senso: perché chiudere quei posti dove si sta distanziati, in silenzio e con la mascherina?”.