La crisi derivante dal coronavirus colpira’ in Sicilia “in misura maggiore rispetto alla media nazionale” e il recupero sara’ “piu’ lungo”. E’ quanto emerge dal report di Moody’s, che ha confermato il rating ‘Ba1 stable” per l’isola. “Cio’ perche’ – spiega Moody’s – lo scenario economico conta molte piu’ piccole imprese, che saranno colpite in modo piu’ grave, e si affida maggiormente al turismo. Il settore dei servizi – in larga parta costituito dalla pubblica amministrazione e dl turismo – produce l’83% del pil. Quello industriale contribuisce solo per il 13%”.
L’agenzia Moody’s ha assegnato un rating ‘Ba1 stable’ alla Sicilia, considerando i “miglioramenti bei risultati operativi, tra i quali la sanita’ e una stabile liquidita’” e i provvedimenti tampone per contenere la pressione fiscale e la contrazione derivante dall’epidemia di Coronavirus”. La Sicilia, si legge nella motivazione del rating, “ha un alto grado di autonomia finanziaria derivante dal suo status”, ma, al tempo stesso, aggiunge Moody’s, “questo e’ controbilanciato da da un debole profilo socioeconomico e la necessita’ di investimenti di grandi capitali”. Nel formulare il giudizio, Moody’s precisa la “forte probabilita’ che il governo italiano, il cui rating e ‘Baa3 stable’, sia pronto a fornire liquidita’ nel caso in questa venisse a mancare.