Oggi i gestori dei pubblici esercizi scendono in piazza. Un’iniziativa organizzata da Fipe – Confcommercio per ricordare il valore economico e sociale del settore. Non soltanto i ristoranti, svuotati dall’effetto psicologico negativo determinato dall’impennata di nuovi casi, ma anche i bar, i locali di intrattenimento e le imprese di catering e banqueting, impossibilitati a lavorare a causa delle restrizioni sugli orari di apertura e sui partecipanti a eventi e matrimoni. Un’emergenza nell’emergenza sulla quale le associazioni di categoria con in testa la Fipe, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, accenderanno un riflettore oggi quando i gestori dei locali occuperanno contemporaneamente le piazze di 10 città italiane capoluoghi di regione, dalle 11,30: Milano, Bergamo, Roma, Verona, Trento, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Cagliari, Palermo. Obiettivo: ricordare i valori economici e sociali della categoria, che occupa oltre un milione e 200mila addetti, un tessuto di 340mila imprese che prima del Covid19, generava un fatturato di oltre 90 miliardi di euro ogni anno. Fipe stima che, in queste condizioni. a fine anno chiuderanno 50mila imprese, con oltre 350mila addetti che perderanno il posto di lavoro.