“Non si puo’ che essere in sintonia con quanto richiesto da Uncem (Unione nazionale Comuni Comunita’ Enti montani) in merito alla chiusura imposta ai bar e ristoranti con l’entrata in vigore del Dpcm dello scorso 24 ottobre, che risulta essere gravemente penalizzante in special modo per le attivita’ operanti nei piccoli comuni e nelle aree montane”. Lo ha detto, in una dichiarazione, Rocco Rosano, sindaco di Castelsaraceno (Potenza) e nuovo presidente dell’Uncem Basilicata. Secondo il dirigente dell’Uncem, “pur non sottovalutando i rischi legati alle possibilita’ di contagio in questi luoghi, si dovrebbero considerare con maggiore attenzione anche le difficolta’ economiche che con questo provvedimento si vanno ad amplificare nel gia’ debole tessuto sociale e produttivo delle piccole comunita’ montane. Una possibile rivalutazione del provvedimento potrebbe essere quella della chiusura alle ore 22 di tutte le attivita’ di ristorazione con aperture fissate dalle 5 alle 14.30 e dalle 15.30 alle 22 con l’obbligo di sanificazione dei locali nell’intervallo di chiusura. Si demandi ai sindaci – ha proseguito Rosano – la valutazione caso per caso di emanare ulteriori provvedimenti restrittivi. E’ evidente sul piano nazionale e regionale che i maggiori problemi sono evidenziabili altrove e in particolar modo nell’organizzazione della sanita’, degli ospedali e nel sistema di trasporto pubblico”. Rosano ha chiesto che “si intervenga con la massima tempestivita’ e urgenza per non rischiare di portare al collasso la maggior parte delle imprese ed evitare di accrescere la ‘desertificazione commerciale’ che da anni – ha concluso – Uncem denuncia come uno dei maggiori campanelli d’allarme per la tenuta in vita dei piccoli Comuni”.