Osservato speciale da settimane, ora anche il trasporto pubblico locale finisce nel mirino delle nuove misure restrittive per contenere l’epidemia legata al Covid-19. Con il nuovo Dpcm e’ infatti in arrivo la riduzione del limite della capienza di metro, bus e tram dall’attuale 80% al 50%. Ad annunciarlo e’ il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera. Con questa misura, nell’aria da settimane, si torna quindi allo scenario di maggio, alla riapertura dopo il lockdown, quando i mezzi ripresero a viaggiare appunto alla meta’ della capienza. La situazione dei trasporti, messa sotto pressione dopo la ripresa delle scuole, e’ da settimane al centro delle polemiche per i casi di resse e assembramenti su metro e autobus soprattutto nelle ore di punta. Di situazione “critica” parlava gia’ tre settimane fa il premier Conte, ma alla fine il 14 ottobre, al termine di un tavolo con aziende ed enti locali al Ministero dei trasporti, si decise di confermare il tetto dell’80%. Una scelta che “in termini scientifici e organizzativi garantiva il piu’ razionale equilibrio tra diritto alla salute e alla mobilita’”, ha sempre spiegato la ministra Paola De Micheli, evidenziando che sui mezzi pubblici il rischio di contagio e’ basso (il Tpl “trasporta 22 milioni di persone, se ci si contagiasse, avremmo qualche milione di contagiati”). A chiedere una riduzione della capacita’ gli enti locali, anche alla luce delle indicazioni degli esperti. Contrarie invece le aziende, che gia’ nelle scorse settimane hanno lanciato l’allarme. Simulando una capienza al 50%, secondo l’ufficio studi dell’Asstra, l’associazione che riunisce le societa’ di trasporto pubblici locale, “si impedirebbe a circa 275 mila persone al giorno di beneficiare del servizio di trasporto”. Ed e’ quindi sulla necessita’ di garantire ora piu’ mezzi che sale il pressing della politica. Questa decisione e’ “tardiva e comunque incompleta perche’ senza un potenziamento delle corse i cittadini continueranno a soffrire disagi”, afferma la presidente della commissione Trasporti della Camera Raffaella Paita (Iv). “Diminuire del 50% la capienza – dice il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) – ha un senso se si aumentano proporzionalmente le corse e i mezzi”.