“Sul pagamento della Tari serve una norma nazionale che escluda le imprese costrette al lockdown. Non si può lasciare ai comuni la patata bollente della tassa rifiuti che incombe su tutte le attività coinvolte direttamente dalle nuove restrizioni. Le attività economiche e produttive, negozi, ristoranti e bar, pur essendo costrette a chiudere, dovranno pagare la tassa sui rifiuti, con gli enti locali che non possono più introdurre sconti tariffari per l’anno in corso. Chiediamo al Governo di intervenire per non danneggiare le imprese coinvolte dal nuovo Dpcm”. Lo dichiara in una nota il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.