“Non è il momento di dare finanziamenti a pioggia ma di avere in testa che Paese noi vogliamo che venga fuori da questa pandemia”. E’ quanto ha detto il leader della Cgi Maurizio Landini in vista della prossima legge di bilancio intervenendo a ‘Radio anch’io’ su Radio Uno. “Noi stiamo vivendo una situazione drammatica, – ha aggiunto – ma da un certo punto di vista siamo di fronte al fatto che emergono tutti i limiti che c’erano prima della pandemia e uno dei cambiamenti che serve è proprio quello di progettare insieme, di ricoinvolgere le parti sociali, il mondo del lavoro, le persone”. “Bisogna investire sulla contrattazione collettiva, e lo chiederemo anche al governo per i lavoratori della sanità, della scuola. – ha detto Landini – Oggi anche i lavoratori dei multiservizi sono in mobilitazione per i rinnovo del contratto da sette anni. Rinnovare i contratti e tutelare il lavoro non è fare un piacere a chi lavora ma è un investimento sul Paese perché è il lavoro che sconfiggerà il virus”. Quanto alle politiche del governo sul lavoro Landini rimarca che “bisogna fare uno sforzo di più perché bisogna cambiare le cose sbagliate fatte in tanti anni. Rimettere al centro il lavoro vuol dire non solo fare investimenti per creare lavoro ma combattere le diseguaglianze, rafforzare il nostro tessuto produttivo, superare la precarietà. Soprattutto c’è bisogno di una trasformazione”.