Con la pubblicazione in gazzetta ufficiale scatta il bonus di filiera per menu 100% made in Italy. Fino al 28 novembre prossimo è possibile accedere a un contributo a fondo perduto per la filiera della ristorazione, a copertura di acquisti made in Italy. Le domande possono essere presentate online, attraverso il portale www.portaleristorazione.it o presso gli sportelli degli uffici postali. Lo rende noto la Coldiretti. Possono aderire tutte le imprese che erano in attività alla data del 15 agosto con i seguenti codici Ateco: – 56.10.11 – ristorazione con somministrazione – 56-10-12 – attività di ristorazione connesse alle aziende agricole – 56.21.00 – fornitura di pasti preparati (catering per eventi, banqueting) – 56.29.10 – mense – 56.29.20 – catering continuativo su base contrattuale – 55.10.00 (alberghi) limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo “Per la prima volta – spiega il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – si interviene in modo integrato dal campo alla tavola con un bonus che a cascata sostiene, insieme alla ristorazione, anche l’industria alimentare e l’agricoltura italiana e contribuisce a salvare il patrimonio di prodotti nazionali. Interverrà in aiuto a circa 280 mila esercizi fra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi chiusi per il crollo del 48% dei consumi fuori casa pari a una perdita di almeno 30 miliardi di fatturato nel solo 2020″.”Purtroppo – sottolinea il direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia – gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione si fanno sentire sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari. In provincia di Asti cresce la preoccupazione per il vino e per la carne di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione. Il bonus è un primo intervento che va in questa direzione e anche a supporto della salute dei consumatori che possono avere maggiori garanzie di acquistare e consumare prodotti davvero made in Italy”.