L’Ue punta sull’energia eolica offshore, le pale eoliche in mare, tra i mezzi per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica al 2050. La Commissione Europea ha presentato oggi a Bruxelles la strategia dell’Ue per le energie rinnovabili offshore, che punta ad aumentare la capacità eolica offshore dell’Europa dagli attuali 12 gigawatt (un gigawatt, o gw, equivale a mille megawatt, o un miliardo di watt; il watt è l’unità di misura della potenza elettrica) ad almeno 60 gw entro il 2030, e a 300 gw entro il 2050. La Commissione intende integrare questa capacità entro il 2050 con 40 gw provenienti da energia oceanica e da altre tecnologie emergenti, come l’eolico e il fotovoltaico galleggianti. Per Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, “la strategia evidenzia l’urgenza e l’opportunità di aumentare gli investimenti nelle energie rinnovabili offshore. Con i nostri vasti bacini marittimi e la nostra leadership industriale, l’Unione Europea ha tutto il necessario per affrontare la sfida. Le energie rinnovabili offshore sono già un vero successo europeo: intendiamo trasformarlo in un’opportunità ancora maggiore per energia pulita, posti di lavoro di alta qualità, crescita sostenibile e competitività internazionale”.