Squilibri territoriali nella concessione di prestiti e forte rischio usura, che potrebbe tornare ad affacciarsi in maniera decisa nei territori con maggiore fragilità economica, in particolare al Sud. A evidenziarlo è un’analisi condotta dalla Fabi, la Federazione autonoma dei bancari italiani, in base alla rilevazione sui finanziamenti garantiti dallo Stato che mostra evidenti discrepanze su base territoriale nelle concessioni da parte delle banche: uno scenario non omogeneo. Oltre il 52,7% dei finanziamenti è stato concesso in sole quattro regioni (Lombardia 23%, Veneto 11,4%, Emilia-Romagna 10,2%, Toscana 8,2%) dove opera, però, appena il 37% di pmi e partite Iva. Gli estremi sono dati, da un lato, da Lombardia ed Emilia-Romagna, regioni che hanno ricevuto più di un terzo del totale e dall’altro, da Molise e Basilicata, regioni che invece faticano a beneficiare del supporto finanziario derivante dalle misure introdotte.