Gli allevatori di suini italiani in Fvg hanno lanciato oggi un nuovo grido di allarme per il nuovo crollo dei prezzi; un chilogrammo di carne oggi vale 1,30 euro e, proseguendo con questo trend, a breve potrebbe scendere a 1 euro al chilo. “Meno di un caffe’ – hanno evidenziato in una nota – e chiaramente ben al di sotto dei costi di produzione”. Nonostante i rischi legati alla trasmissione della peste suina, ha dichiarato Matteo Zolin, presidente di Coldiretti Pordenone, “dalla Germania e dal Nord Europa continuano ad entrare animali vivi e carne. E anche la norma sull’etichettatura viene violata”. Zolin ha poi precisato che “una parte di industria di trasformazione scorretta sfrutta la possibilita’ concessa di smaltire le scorte entro febbraio continuando di fatto ad importare senza indicare poi correttamente l’origine della materia prima in etichetta”. A fronte di questa situazione, il presidente di Colidretti Pordenone ha rivolto un appello alle istituzioni preposte, “perche’ e’ necessario bloccare subito questi flussi di merce, che rovinano scorrettamente il mercato e rappresentano un rischio sanitario enorme. Bisogna bloccare deroghe alla norma sull’etichettatura – ha aggiunto – che vengono in modo fraudolento utilizzate per frodare concorrenti e consumatori”. Sul tema dell’adesione dei Consorzi Agrari al progetto CAI, Consorzi Agrari d’Italia, Zolin ha sottolineato che cio’ “rappresenta una speranza concreta e da cogliere con determinazione: si realizza una piattaforma per la protezione, lo sviluppo e il futuro delle imprese agricole”.