Insieme ai giovani a pagare sono soprattutto le donne. L’occupazione femminile, infatti, già ai minimi europei, si è ridotta nei primi 6 mesi del 2020 di quasi mezzo milione di unità. Contrariamente alla precedente crisi (prevalentemente industriale), gli effetti occupazionali del lockdown si sono scaricati proprio sulla componente femminile, occupata nei servizi con contratti precari. E’ quanto emerge dal Rapporto Svimez 2020 sull’economia e la società del Mezzogiorno. La precarietà del lavoro femminile resta decisamente piu’ elevata rispetto a quella del lavoro maschile soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno: un quarto delle donne dipendenti a termine nel Mezzogiorno ha quel lavoro da almeno cinque anni (a fronte del 13-14% delle dipendenti del Centro-Nord).