Slitta per tutti il pagamento degli acconti fiscali al 10 dicembre e al 30 aprile 2021. Per chi ha avuto perdite a causa del Coronavirus, ma niente bonus di Natale per i cassintegrati. L’assegno da 500 euro per i lavoratori in Cig sarebbe costato, calcolatrice alla mano, circa 1,6 miliardi. Troppi, secondo le forze di maggioranza, in pressing per il rinvio immediato delle scadenze fiscali e l’ampliamento della platea dei ristori.
E dunque la misura non sarà nel Ristori Quater che può contare sugli 8 miliardi dello scostamento di bilancio appena approvato e che il governo si appresta a varare entro domenica. I tempi sono strettissimi: la scadenza per gli acconti Ires, Irpef e Irap è infatti fissata a lunedì 30 novembre. Dunque il testo sarà approvato in fretta per essere pubblicato subito in gazzetta ufficiale. Il decreto inizierà poi il suo iter parlamentare, nel quale verrà inserito come emendamento al primo decreto ristori, come già accaduto al bis e ter.
Sul perimetro del quarto intervento a sostegno di attività e professionisti danneggiati dalle nuove strette anti-covid si è fatto il punto in una riunione. I partecipanti: premier Giuseppe Conte, il responsabile dell’Economia Roberto Gualtieri, i sottosegretari all’Economia e i capigruppo delle forze politiche di maggioranza. Oltre alla cancellazione del bonus Cig Natale, il risultato.
“Il termine per il versamento della seconda o unica rata d’acconto delle imposte sui redditi e dell’Irap dovuta dagli operatori economici verrà prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre 2020”. Si legge in una nota del Mef.
Per le imprese non interessate dagli Isa che nel periodo di imposta precedente hanno registrato perdite di almeno al 33% rispetto al primo semestre 2019. Con ricavi non superiori a 50 milioni di euro. Il rinvio è al 30 aprile 2021.
Stesso termine, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, per i soggetti non interessati dagli Isa che operano nei settori economici individuati nei due allegati al decreto-legge Ristori bis e che hanno domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse. Nonché per i soggetti che gestiscono ristoranti nelle zone arancioni. Il decreto prorogherà anche il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione Irap. Fissato al 10 dicembre, assicurando in tal modo dieci giorni in più ai contribuenti e agli intermediari. “Rappresenta la prima e più immediata conseguenza degli impegni che il governo ha assunto nei confronti del centrodestra a favore delle imprese e del mondo del lavoro autonomo”, sottolineano da Forza Italia.
Confermati anche i ristori ai lavoratori colpiti: “A dicembre erogheremo un’indennità di mille euro ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello spettacolo, a quelli intermittenti ed autonomi, spiega la viceministra all’Economia Laura Castelli. Un’indennità di 800 euro sarà riconosciuta ai lavoratori sportivi”. I sindacati premono perché nella lista di chi riceverà il bonifico dell’agenzia delle entrate ci siano anche i lavoratori degli impianti sciistici. La stessa attenzione chiedono i gestori delle piscine. Mentre il M5s spinge per una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Ha già presentato un emendamento in Senato: “Dobbiamo venire incontro a tutti quei cittadini, partite Iva e imprenditori che hanno avuto e avranno difficoltà nell’effettuare pagamenti fiscali dando loro la possibilità di mettersi in regola versando interamente l’imposta dovuta, ma senza sanzioni e interessi”. Spiega Marco Pellegrini