Focus Us Acli verso Assemblea Valentini, partire dai giovani.
Marketing e comunicazione applicati allo sport di base, si puo’. Anzi, si deve l’imperativo nasce dalle nuove esigenze del mercato. Laddove quest’ultimo, nell’ambito dello sport dilettantistico, non puo’ non confrontarsi con il tema del sociale, del marketing etico. Sono stati i temi al centro del dibattito organizzato on line dall’US Acli, Ente di promozione riconosciuto dal Coni nell’ambito di ‘Fare Rete’. Un percorso di confronti e condivisione di idee che portera’ l’associazione al Congresso elettivo che si svolgera’ dal 12 al 14 marzo 2021. In vista del prossimo quadriennio olimpico. All’incontro, moderato dal capo della redazione sportiva dell’Ansa, Piercarlo Presutti, hanno partecipato: Carlo Giannetto (docente di marketing dell’Universita’ degli Studi di Messina). Damiano Lembo (Presidente dell’US Acli). Giovanni Valentini (Direttore Commerciale della Figc), ed Enrico Varriale (Vice direttore Rai Sport con delega al calcio).
Dopo i saluti istituzionali di Lembo, ad aggredire subito l’argomento e’ stato il responsabile commerciale della Federcalcio, forte di una Nazionale tornate finalmente tra le prime dieci nel ranking Fifa: “Siamo partiti dal momento negativo dopo l’eliminazione dell’Italia dai mondiali del 2018, e ora godiamo di questo momento positivo, grazie alla scelta e al gioco del ct Mancini, ma anche al grande bacino di nazionali giovanili su cui la Figc ha investito. Ha spiegato Valentini. Dal punto di vista dell’immagine la scommessa di Gravina di ‘internizzare’ tutta l’area commerciale e ricavi e’ stata una scommessa vinta sul campo. Con incoming maggiore del 50% rispetto al quadriennio precedente con 20 nuove aziende”.
Tra i connubi piu’ riusciti della rinascita delle nazionali azzurre c’e’ quello che lega la Figc alla Rai: “Fin dal mondiale femminile del 2019, con le azzurre che fecero davvero breccia, Rai Uno chiese di trasmettere Italia-Brasile con oltre 6 milioni di spettatori e quasi il 30% di share, roba pari al Festival di San Remo. Ricorda Varriale. Dal 2019 in poi non siamo mai scesi sotto il 23% di share con la nazionale di Mancini, 6,6 milioni di spettatori solo con la Bosnia. Numeri straordinari”.
Quelli dell’industria sportiva li ha ricordati il professor Giannetto: “L’ultimo report dell’Istat ha individuato in circa 20 milioni le persone in Italia che praticano sport. A livello economico, in Unione Europea rappresenta il 2% del Pil, con 7,3 milioni di addetti nel mondo dell’impresa sportiva e il 3,5% dell’occupazione nel settore del terziario relativo allo sport. In Italia nello sport lavorano circa 120 mila persone e 40 mila imprese per un fatturato di 14 miliardi di euro. Oggi il marketing applicato nello sport e’ sicuramente una risorsa”. Inoltre, per un’associazione come l’US Acli non puo’ evitare di confrontarsi con il sociale, a partire dal Premio Bearzot che ogni anno celebra il miglior allenatore del campionato di calcio:
“Un bell’esempio di partnership con Figc e Rai – rileva il presidente Damiano Lembo – Un esperimento riuscito che cerchiamo di esportare in piccolo al nostro mondo locale. Serve un cambio di mentalita’ su questo tema, perche’ sempre di piu’ si avverte la necessita’ di nuove forme di comunicazione e marketing”.