Unicredit: Mustier lascia, piu’ facili nozze con Mps Addio a fine mandato ad aprile 2021.
“Orgoglioso di quanto fatto”
L’addio di Jean Pierre Mustier ad Unicredit si consuma piu’ rapidamente del previsto. Il campanello l’ha suonato un consiglio informale di domenica. Dopo di che, tra rumors sui toto-ad e una debacle in Borsa, nel giro di qualche ora si e’ arrivati ai titoli di coda. Un passo indietro piu’ morbido e meno cruento rispetto alle dimissioni che furono di Profumo e Ghizzoni che si e’ consumato nella consapevolezza di un feeling con la banca e il consiglio che via via si e’ esaurito. E’ lo stesso manager ad ammetterlo.
“Nel corso degli ultimi mesi e’ emerso che la strategia del Piano Team 23 e i suoi pilastri fondanti non sono piu’ in linea con l’attuale visione del Cda. Di conseguenza – sottolinea – ho preso la decisione di lasciare il Gruppo alla fine del mio mandato ad aprile 2021, in modo da consentire al Consiglio di definire la strategia futura”.
Una strategia che probabilmente sara’ piu’ conciliante su Mps. Nozze che il gruppo di Piazza Gae Aulenti e’ l’unico in grado di digerire anche se bisogna neutralizzare i rischi legali . Certo il Tesoro deve vincere le resistenze di parte del Pd, in particolare toscano, ma anche del CinqueStelle che non vogliono una fotocopia di Intesa Sanpaolo con le venete. Pentestellati che si sono messi anche di traverso con un emendamento alla Legge di Bilancio per mettere un tetto di 500 milioni alle imposte anticipate trasformabili in crediti fiscali. Il consolidamento in Italia e’ ormai una realta’. Lo dimostra l’opa di Intesa su Ubi e ora quella di Agricole sul piu’ piccolo Creval.
Lo ha capito anche Mustier che pero’ ha sempre ripetuto come un mantra che nei suoi piani non c’erano M&A ma piuttosto cedole e buyback. E allora il passo, ora di lato, e da aprile, l’addio definitivo e’ stato inevitabile. Della ricerca del nuovo Ceo da inserire nella lista per il nuovo board, si occupera’ il presidente designato, Pier Carlo Padoan insieme all’attuale consiglio. A Mustier non resta che essere “orgoglioso di cio’ che” e’ stato “raggiunto e di quanto realizzato in cosi’ poco tempo” .
E a lui arrivano i ringraziamenti dell’attuale presidente, Cesare Bisoni, anche lui in uscita la prossima primavera. “Ritengo che UniCredit debba molto a Jean Pierre, che ha preso le redini del Gruppo in un momento molto delicato riuscendo in una straordinaria inversione di tendenza, portando a compimento con successo il Piano Transform 2019 e guidando fermamente il Gruppo attraverso la crisi iniziata con la pandemia del Covid-19”, sintetizza Bisoni.