“Il governo intervenga con politiche a favore della tutela del comparto”
Il settore del calzaturiero nel nostro Paese sta attraversando il momento più difficile dal dopoguerra ad oggi. Il settore del Made in Italy, negli ultimi anni, ha incrementato gli investimenti in processi di ricerca, sviluppo, qualità dei materiali e digitalizzazione, per affrontare al meglio la sfida dei mercati internazionali e fronteggiare la competizione nei confronti dei paesi in via di sviluppo, coniugando la tradizione artigiana con le moderne tecnologie.
Questo importante complesso produttivo, in grado di generare fino allo scorso anno più di 14 md di fatturato annuo, è strutturato su un sistema di oltre 7 mila imprese (produttori di componentistica inclusi), che occupano circa 75 mila addetti. Le conseguenze della pandemia da Covid-19 rappresentano un rischio concreto alla tenuta dell’intero settore. Per questi motivi Assocalzaturifici e i sindacati nazionali Filctem, Femca e Uiltec si rivolgono congiuntamente al Governo e alla politica, per far sì che un intero settore, eccellenza italiana riconosciuta a livello mondiale, “non rischi di saltare, con conseguente perdita di posti di lavoro e know how aziendale”. “Istituzioni, governo e ministri, devono urgentemente convocare le parti sociali -chiedono Assocalzaturifici e Filctem, Femca e Uiltec- per concordare azioni mirate di sostegno del settore, attraverso un intervento forte e strutturale, per garantire sia i livelli occupazionali che le produzioni”.