“Anche negli interventi adottati per fronteggiare gli impatti economici e sociali della pandemia” il governo non ha avuto dialogo con le imprese: e’ “inaccettabile”. Lo lamenta il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. E’ intervenuto a Smartland “Dalla Lombardia, la ripartenza per il Paese”. Organizzato dal Sole 24 Ore. Ha sottolineando che in questo anno le imprese sono state chiamate a “dover reagire a cose fatte, quasi sempre senza consultazione o verifica preventiva”.
Bonomi ha citato come esempio il fatto che “solo adesso il governo sembra rendersi conto di dover provvedere a indennizzare le imprese, lo sta facendo con misure frammentarie e comunque non risolutive e non compensative della voragine che si e’ aperta nei conti aziendali nel corso del 2020. Mentre sarebbe stato necessario farlo fin dall’inizio del lockdown, come hanno ampiamente fatto altri partner europei e in modo universale”. Per Bonomi, “sarebbe bastato chiedere a una qualsiasi azienda quale fosse il primo problema da risolvere per sapere che e’ mancata la copertura dei costi fissi, rispetto alle minori entrate, generate dalle restrizioni amministrative. La cui soluzione non e’ certamente quella di ricorrere al debito. Non era e non e’ accettabile che le imprese non vengano coinvolte preventivamente nella gestione dell’emergenza economica prodotta dalla pandemia. A maggior ragione non lo sarebbe per definire strategie e interventi per uscirne e per la ripresa”.