Le tensioni politiche italiane e i timori per la tenuta del governo rischiano di complicare la partita europea sul Recovery Fund. E mettono in allarme i partner europei. A pochi giorni dal voto parlamentare sulla riforma del Mes e dal vertice dei capi di Stato e di governo Ue, l’Europa guarda con attenzione a quello che succedera’ a Roma. La stampa tedesca manda un segnale chiaro al nostro Paese e fa trasparire la preoccupazione di Berlino per il braccio di ferro interno alla maggioranza. Che potrebbe rallentare ulteriormente la partita del Recovery Fund, gia’ frenata dal veto ungherese e polacco sullo stato di diritto. “L’Italia gioca col fuoco”, scrive la Welt. Anzi, “e’ il paziente a rischio dell’Europa”, incalza lo Spiegel. Al momento, in vista del vertice dei leader di giovedi’ e venerdi’, Bruxelles si limita a osservare quello che accade a Roma. I circa 209 miliardi tra sussidi e prestiti del Recovery che spettano all’Italia sono solo virtualmente assegnati al nostro Paese. Cosi’ come agli altri Stati membri Ue. E per ottenerli avra’ bisogno di convincere le istituzioni europee con un dettagliato piano di riforme e investimenti da collegare a un calendario di obiettivi da raggiungere. “Non siamo in ritardo, l’importante e’ avere un buon piano”, ribadisce il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Tuttavia l’ipotesi che l’Italia possa arrivare senza un governo a febbraio, quando presumibilmente i piani nazionali di riforme saranno inviati alla Commissione, rischia di rendere piu’ difficile la partita europea.