Il mercato italiano delle costruzioni in legno tiene nonostante la crisi provocata dalla pandemia e continuera’ a crescere nei prossimi anni anche grazie alle politiche europee legate all’ambiente. E’ quanto emerge dal “Rapporto Edilizia in Legno tra Europa e Italia”, presentato nel corso di un webinar da Assolegno di FederlegnoArredo. Il settore dell’edilizia in legno nel 2019 ha fatto registrare una produzione di 1,35 miliardi, pari al 2,3% in piu’ rispetto all’anno precedente. Sono 3.300 le unita’ realizzate, con la quota sui permessi di costruire che tocca quota 7% del totale. Dal report e’ emerso che il 63% del fatturato totale e’ stato realizzato da aziende specializzate, il 31% da imprese edili che costruiscono anche edifici in legno e solo il 6% da importatori.
Il maggior numero di imprese del settore proviene dalla Lombardia, seguita dal Trentino Alto Adige, Veneto e Piemonte, anche se piu’ del 50% del fatturato viene prodotto da aziende trentine. La Lombardia e’ anche la regione italiana in cui si realizza il maggior numero di edifici in legno, seguita dal Triveneto, dall’Emilia Romagna, le Marche, la Toscana e la Sicilia, in gran crescita. Le esportazioni, che valgono 60 milioni di euro, sono in crescita del 20% e sono rivolte soprattutto verso la Svizzera, la Francia, la Germania, la Croazia e l’emergente Algeria. Diminuisce invece l’importazione di lamellare dall’Austria (-2%) e delle case in legno dalla Slovenia (-1%). In vista del 2021, si prevede una ripresa, anche se ci vorranno dai 12 ai 18 mesi per tornare a crescere ad un ritmo paragonabile a quello precedente la crisi Covid.