Dialogo con Enria: soglie default senza sensibilita’ sociale
In un mondo in cui tutto cambia dopo la pandemia le regole europee sulle banche “diventano quasi dei dogmi” afferma il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, intervenendo nel dibattito con il presidente del Consiglio di Vigilanza della Bce Andrea Enria, ospite oggi del Consiglio dell’associazione di palazzo Altieri. “Capisco bene che non e’ lei interlocutore istituzionale europeo idoneo – afferma rivolgendosi a Enria – ma vista la sua autorevolezza e l’autorita’, non solo morale, della Vigilanza Bce mi permetta sottolineare la rigidita’ con la quale a Bruxelles mantengono i vecchi compromessi del calendario di deterioramento e della definizione di default.
Testi di compromesso, difficili, ma non e’ possibile che in un mondo in cui tutto cambia quelli diventino quasi dei dogmi”. Patuelli aggiunge di vedere, da alcune dichiarazioni di esponenti della Ue, che ci possano essere “segnali di qualche apertura interpretativa ma per prevenire gli npl bisogna correggere gli automatismi del default e del calendario di deterioramento, eccessivamente sincopati. Si fanno le moratorie. Si ottengono le dilazioni e si tiene strettissimo un calendario e una definizione di default che ha soglie bassissime, senza alcuna sensibilita’ sociale per le famiglie e per le imprese”.