Nasce il Tavolo di Filiera della Canapa presso il ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. E’ stato firmato il decreto di istituzione atteso da tutti gli operatori del settore. Dopo un lungo lavoro di concerto portato avanti dal sottosegretario Giuseppe L’Abbate si e’ giunti alla designazione delle 48 persone che ne prenderanno parte: saranno coinvolti i ministeri dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo economico, della Difesa e dell’Ambiente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le organizzazioni agricole, le associazioni e i portatori d’interesse del settore canapa, le universita’ e gli Enti controllati Agea, Ismea e il Crea. I componenti del tavolo rimarranno in carica per tre anni. “La canapa torna ad essere una filiera agricola – dichiara L’Abbate – diamo valore ai tanti operatori che stanno lavorando, non senza difficolta’, per ridare lustro ad un settore che ha visto l’Italia tra i maggiori produttori al mondo. Provvederemo nel piu’ breve tempo possibile a convocare la prima riunione del Tavolo – precisa – affinche’ si possa stabilire il programma di lavoro per il rilancio di questa coltura che interessa il comparto agricolo e quello della trasformazione agroalimentare, tessile, edile e farmaceutica, solo per citare alcune finalita’ di questa pianta”. In Italia si e’ passati da circa 80 mila ettari coltivati a canapa nel 1910 a poco piu’ di 4 mila ettari nel 2018, evidenziando la profonda trasformazione colturale avutasi nell’agricoltura italiana nel corso di un secolo, periodo in cui della canapa industriale non sono stati conservati ne’ germoplasma ne’ la conoscenza delle tecniche agronomiche piu’ efficienti. Secondo un report dell’associazione europea della canapa industriale, la Francia domina la produzione europea con 17.900 ettari coltivati pari al 37%, seguita da Italia e Paesi Bassi con 3.833 ettari.