‘Su questo il governo misurerà la sua capacità di tenuta, noi di rimpasto non parliamo’ Roma, 24 dic. (Adnkronos) – “Noi di rimpasto non parliamo, non è un tema di Italia Viva. Abbiamo iniziato a parlare nel merito. Costruiamo un’idea comune di sviluppo del Paese con l’utilizzo delle risorse europee e sulla base di questo il governo misurerà la sua capacità di tenuta”. Lo dice il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, in un’intervista a ‘Milano Finanza’ rilanciata via twitter dal partito. Sul tramonto della task force relativa al RECOVERY fund, la capodelegazione di Iv afferma: “Il nostro primo obiettivo è utilizzare le risorse che arriveranno dall’Europa per risolvere problemi, non per dare incarichi. Per quanto riguarda la struttura della governance abbiamo avuto un confronto molto acceso con il premier e con il resto della coalizione”. “Se ci sono forze di governo che intendono esautorare i ministeri, le regioni, la pubblica amministrazione dalla gestione delle risorse per darla nelle mani di sei esperti e trecento tecnici sulla base di ragioni amicali, noi ci opponiamo. Il presidente ha preso atto del problema e questo ci fa molto piacere. Poi ci dovrà essere una struttura per monitorare i progetti, ma è cosa diversa monitorare dal sostituirsi alle funzioni che la Costituzione assegna ai ministeri”. Sul RECOVERY fund Iv presenterà un documento sulle priorità: “Innanzitutto le infrastrutture. Noi su questo siamo sempre stati in prima linea. Ci sono opere che possono essere subito realizzate, ma non vengono nominati i commissari. Poi la digitalizzazione, la sicurezza alimentare e iniziative che creino lavoro. Puntare per esempio sulla meccanizzazione, considerando che in Italia c’è un’elevata produzione di macchine agricole. A marzo ci sarà lo sblocco dei licenziamenti e ci saranno esuberi che si aggiungono a quelli già creati quest’anno dalla crisi. A quelle persone -sottolinea Bellanova- bisogna dare una risposta. Se non vogliamo che l’emergenza sociale diventi una questione di ordine pubblico dobbiamo immaginare immediatamente politiche attive, strumenti di sostegno alle imprese in particolare al Mezzogiorno. Il Paese è in ginocchio e non si risolleva soltanto con qualche tranche di cassa integrazione e con i bonus. Servono idee. Il RECOVERY deve andare in quella direzione”.