“Sono apprezzabili le parole della ministra Catalfo sull’esigenza di aprire subito un’Agenda Lavoro che rafforzi ed estenda le protezioni sociali rivolte a centinaia di migliaia di persone. Resta da capire per quale motivo il Governo non l’abbia fatto in Legge di bilancio.
La Cisl torna a chiedere immediatamente la proroga del blocco dei licenziamenti oltre il 31 marzo in ragione della pesantezza della emergenza sanitaria. Della crisi economica e sociale e del vuoto progettuale su politiche attive e ammortizzatori. Siamo contrari a soluzioni ‘selettive’ : si tratta di tenere tutti i lavoratori agganciati al tessuto produttivo, e di dare continuità per tutto il 2021 a Indennità e Cassa Integrazione Covid per tutte le aziende e tipologie contrattuali. Indispensabile coinvolgere la più ampia platea possibile nella riforma della Naspi, che deve essere allungata a 36 mesi senza decalage”.
Così in una nota Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto Cisl Per le politiche attive “le risorse vanno aumentate e orientate su programmi che non lascino mai prive le persone di formazione e riqualificazione, orientamento e reddito. Bisogna rinforzare e dare continuità all’assegno di ricollocazione per le persone in Naspi, evitando sovrapposizioni con il Gol.
Quanto agli ammortizzatori occorre lavorare ad un ampliamento ed un efficientamento su criteri di semplificazione, solidarietà , universalità e mutualismo. Puntare sull’inclusione anche dei lavoratori delle piccole e micro-imprese senza smantellare un sistema diversificato, differenziato e articolato, che risponde alle specificità di ogni settore e dimensione di aziende”.