Con la ridistribuzione dei fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) a seguito della pandemia da Covid-19 l’Italia ha ottenuto da febbraio 2020 oltre un miliardo di euro in più rispetto alla precedente dotazione programmata per il periodo 2014-2020. E’ quanto rileva un’analisi sui principali contributi europei Fesr condotta dal Centro Studi del Gruppo Del Barba, attivo da oltre 20 anni nell’ambito della finanza agevolata.
Solo la Grecia con più di 1,2 miliardi di euro ha ottenuto più finanziamenti del nostro Paese. Alle spalle dell’Italia si piazzano nell’ordine Romania (687 milioni di euro), Ungheria (214), Bulgaria (150) e Portogallo (142). E’ la Spagna, invece, ad avere perso più finanziamenti Fesr rispetto agli altri Paesi con oltre 877 milioni di euro seguita da Polonia (-156 milioni) Estonia (-83,6) e Irlanda (-78,2). Grazie ad alcune misure dell’Unione Europea (a cominciare dal CRII – Coronavirus Response Investment Initiative) che hanno portato a una maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi destinati ai singoli Paesi membri Puglia, Calabria, Sicilia, Campania e Basilicata sono nell’ordine le regioni che hanno preso più fondi, Lazio, Lombardia e Piemonte quelle che ne hanno persi di più.