Minsait, società di Indra, ha acquisito il 70% della SmartPaper, un’azienda nata in Basilicata oltre 20 anni fa e “specializzata in soluzioni e servizi digitali di gestione documentale”.
L’accordo “consente a Minsait e a SmartPaper – è spiegato in un comunicato – di unire le forze nel mercato del Business process outsourcing (Bpo) di alto valore e complessità tecnologica, completando l’offerta di trasformazione digitale end-to-end e promuovendo la proiezione internazionale di questa area, con focus particolare sull’Europa e sull’America Latina”. Oltre alla partecipazione di Minsait Italia nel capitale di SmartPaper con quota 70%, l’accordo prevede l’integrazione delle sue consociate Smartest e Baltik, con sedi a Catelfranco Veneto (Treviso) e Liepaja (Lettonia). L’acquisizione, da parte della spagnola Idra, di Smart Test e della maggioranza della lucana “SmartPaper”, “apre un nuovo scenario che vedra’ il sindacato svolgere un ruolo non solo di vigilanza per il mantenimento degli attuali livelli occupazionali (circa mille lavoratori) ma anche e soprattutto sul suo futuro”. Lo hanno detto i segretari della Basilicata di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Vincenzo Tortorelli, secondo i quali la Basilicata diventerebbe “centro di competenza in Europa” della societa’. A giudizio delle tre organizzazioni sindacali, “e’ necessario che, in questa fase, la politica locale assuma un ruolo attivo all’interno di modifiche cosi’ importanti degli asset produttivi che riguardano settori nevralgici per lo sviluppo della regione”. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato il “valore prospettico della joint venture”, riservandosi di “esprimere un giudizio compiuto sull’operazione” quando tutti i particolari saranno noti e dopo la presentazione del piano industriale.