“Abbiamo due strumenti forti per provare a dare risposte, il Piano Invasi e il Recovery Fund: faro’ di tutto perche’ uno dei due metta a disposizione i soldi necessari per completare l’opera, ripristinarla, rimetterla in sicurezza”. Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture, Salvatore Margiotta, nel corso di un incontro di Coldiretti Basilicata sullo stato dei lavori della diga del Rendina, a Lavello (Potenza).
E’ un “risultato importante per la Basilicata intera – ha detto il presidente della confederazione agricola lucana, Antonio Pessolani – e la riattivazione dell’invaso non sembrava un risultato scontato, ma Coldiretti ci ha sempre creduto e grazie al Sottosegretario alle Infrastrutture e al Consorzio di Basilicata, oggi inizia un nuovo percorso. Finalmente e’ stato messo un punto fermo sulla reale situazione della diga del Rendina”.
“Il ministero delle Infrastrutture di concerto con quello dell’Agricoltura su forte spinta del Consorzio di Bonifica della Basilicata – ha concluso Margiotta – sta lavorando per restituire alla fruibilita’ ed all’utilizzo la diga del Rendina. Grazie ad uno studio che il Consorzio ha sviluppato dal 2017 e’ stato possibile nel mese di dicembre scorso ritenere fattibile la rimessa in funzione della diga che, costruita negli anni Cinquanta, non e’ piu’ utilizzata dagli anni Novanta con ovvia perdita di valore e competitivita’ dei terreni irrigui a valle”.