“C’è l’esigenza di prorogare quanto più possibile, almeno nei settori che non sono interessati dalla ripresa”, strumenti come la Cig Covid e il blocco dei licenziamenti “per evitare possibili tensioni sociali che possono accadere nel Mezzogiorno, con particolare riferimento alla periferie delle grandi aree urbane”. Lo ha detto Luca Bianchi, direttore Svimez, in audizione alla commissione Bilancio, alla Camera sul Recovery plan. Secondo lo Svimez esiste “un bacino di rischio di circa 500 mila occupati oltre i 470 mila già persi nel 2020. A livello territoriale larea di rischio sarebbe di circa 200 mila unità al Sud e di circa 300 mila nel Centro-Nord” a causa della crisi conseguente al Covid. “Difficile prevedere quale sia effettivamente larea di rischio che potrebbe tradursi in perdita di occupazione nella primavera del 2021 con il possibile attenuarsi della misura prevista dalla Cig Covid, per effetto della fine del blocco dei licenziamenti, o a causa dellintroduzione di regimi di maggiore selettività degli interventi fin qui previsti”, chiarisce un documento inviato alla commissione.