“L’obiettivo da raggiungere e’ il rilancio della comunita’, avviando il percorso per un accordo di programma per Taranto. Le risposte vanno date alla Citta’ e ai lavoratori e non alla multinazionale”. Lo affermano Sasha Colautti dell’Usb nazionale e Francesco Rizzo dell’Usb di Taranto dopo l’incontro al Mise sulla vicenda ArcelorMittal-Ilva tra le organizzazioni sindacali e i neo ministri Giancarlo Giorgetti dello Sviluppo Economico e Andrea Orlando del Lavoro. “Abbiamo ribadito – aggiungono i due esponenti dell’Usb – che dopo otto mesi di incontri non vi e’ nessuna traccia concreta del nuovo piano industriale, ma solo generiche affermazioni o semplici dichiarazioni di intenti. Una discussione vera e seria si puo’ fare solo documenti alla mano. Inoltre, abbiamo ribadito che la recente sentenza del Tar di Lecce sulla chiusura dell’area a caldo (appellata al Consiglio di Stato da ArcelorMittal, ndr) e’ figlia di una politica nazionale sbagliata che negli anni ha prodotto risultati nefasti su ambiente, sicurezza e occupazione”. L’Usb ha riproposto “con forza – puntualizzano Colautti e Rizzo – la questione appalti per i continui mancati o ritardati pagamenti che mettono a disagio migliaia di famiglie. Altresi’ e’ centrale – concludono – la partecipazione degli enti locali alla discussione, perche’ questa non e’ la classica trattativa sindacale: gli effetti della discussione determineranno per i prossimi anni il futuro della comunita’ ionica”.