Utilizzare i fondi del Recovery Fund per una riconversione produttiva-ecologica incentrata sugli investimenti verdi nel Mezzogiorno, a partire dall’ex Ilva di Taranto. E’ la proposta di Svimez presentata ieri durante le audizioni nelle commissioni Bilancio e Politiche dell’Unione europea. Secondo i dati sviscerati dall’Istituto, la chiusura della piu’ grande fabbrica del Sud provocherebbe, considerando gli effetti diretti, indiretti e indotti, un impatto sul Pil italiano di 3,5 miliardi di euro, di cui 2,6 miliardi concentrata al Sud e i restanti 0,9 miliardi nel Centro-Nord. Un impatto negativo si avrebbe soprattutto sulle esportazioni (-2,2 miliardi) ma anche sui consumi delle famiglie (-1,4 miliardi), considerando il significativo impatto del venir meno degli stipendi degli addetti dello stabilimento, dell’indotto diretto e degli effetti occupazionali del rallentamento dell’economia. Il Tar di Lecce, dieci giorni fa, ha disposto la chiusura dell’area a caldo per un rischio per la salute dei tarantini.