Come sta andando l’inizio della collaborazione con il presidente di Stellantis, John Elkann? “Per il momento, va benissimo. Il nostro obiettivo comune e’ fare vincere Stellantis. Quando sono nella situazione di pilotare l’impresa, non ho interferenze, e’ importante. Fornisco il mio contributo all’ottimo svolgimento delle riunioni del consiglio, con la qualita’ del dialogo che devo ad ognuno dei suoi membri”: lo dice l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, intervistato da Les Echos in occasione degli ultimi risultati annuali della storia di Psa, ormai unita in matrimonio con Fca. Nell’intervista, il manager plaude al mondo in cui le squadre hanno attraversato la crisi.
E fissa l’obiettivo e le sfide del nuovo colosso nato dalle nozze tra Psa e Fca. Dichiara, tra l’altro, che gli attuali problemi di Fiat sono simili a quelli che aveva Psa 7 anni fa. E che lui ha contribuito a risolvere con la sua gestione. “Con un costo del lavoro che non e’ maggiore rispetto alla Francia, ci sono dei costi di trasformazione meno buoni – spiega Tavares -.Cio’ dipende da moltissimi fattori. In alcuni casi, sono stati fatti investimenti notevoli, con equipaggiamenti molto moderni, ma i volumi non seguono. Il che pesa sulla redditivita’, perche’ le capacita’ sono superiori ai bisogni del mercato”. Per lui, ci “sono anche sfide logistiche interne sulla semplificazione dei flussi e del funzionamento degli stabilimenti.
Si puo’ facilmente asfissiare una fabbrica con una grande diversita’ e una grande complessita’ di veicoli, troppo elevata, troppe versioni di uno stesso modello che diventano inutili su un piano commerciale, perche’ non si e’ nemmeno piu’ in grado di descriverle al cliente. Questi problemi – conclude Tavares – sono molto simili a quelli che avevamo trovato in casa Psa sette anni fa e in casa Opel quattro anni fa. Sono margini di progresso molto importanti”.