“Sono rimasta un po’ disorientata dall’incontro perche’ l’Autorita’ Portuale sostiene una interpretazione restrittiva della norma che le impedirebbe di affidare l’incarico per una variante che riguardi il porto nella sua totalita’, ma che consentirebbe esclusivamente degli interventi parziali e quindi, sostanzialmente, un adeguamento tecnico funzionale che dovrebbe riguardare esclusivamente la banchina crocieristica ed il settore della nautica da diporto e della cantieristica con la realizzazione di opere che restituirebbero la fruibilita’ di una parte del porto alla citta’”. Lo afferma la deputata M5S Elisabetta Barbuto della Commissione Trasporti in relazione all’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Crotone sulla variante al piano regolatore del porto.
“Questo, ribadisco – prosegue – mi lascia perplessa perche’ ritenevo e ritengo che non si possa perdere l’occasione di rivedere la situazione del porto nella sua globalita’ ivi inclusa la parte commerciale e destinata alle attivita’ produttive. L’Autorita’ portuale si e’ riservata settanta giorni di tempo per presentare, unitamente ai progettisti, le modifiche verso le quali sarebbe orientata traendo spunto non solo dal masterplan che a suo tempo commissiono’, unitamente alla Camera di Commercio di Crotone, ma anche rispolverando parzialmente la bozza del piano regolatore del 2015 che tuttavia, va ricordato, fu ritenuto pericoloso da un organismo come il Cetena di Genova. Ho avuto modo di confrontarmi, oltre che con l’Ammiraglio Agostinelli, anche con l’ing.
De Maria, l’Avv. Scarcelli ed il Dr. Piccolo dell’Autorita’ Portuale di Gioia Tauro i quali mi hanno gentilmente fornito gli estremi della normativa che li avrebbe determinati nel senso suindicato. Resto, tuttavia, alquanto perplessa perche’ la dizione di piano localizzato, a mio avviso, non dovrebbe equivalere ad una forma restrittiva di intervento quale quella prospettata. Per tale motivo ho intenzione di chiedere, nelle more dei settanta giorni di tempo indicati dall’Autorita’ Portuale, un incontro presso la struttura tecnica e legislativa del MIT con tutti gli attori interessati al fine di chiarire ogni dubbio sulla esatta interpretazione della norma anche alla luce della recente approvazione da parte del MIT di ben due progetti sul porto, presentati dalla Camera di Commercio di Crotone, che saranno finanziati con i fondi PAC 2014/2020”. “Sono sicura – conclude Elisabetta Barbuto – che ognuno degli attori istituzionali interessati sia pronto a proseguire il confronto in maniera costruttiva e proficua nell’interesse della citta’”.
Fonte immagine: crotoneok